Ansia, irritabilità, pianto inconsolabile, incubi, coliche gassose, reflusso gastro-esofageo, sono soltanto alcuni dei fattori che possono interrompere il sonno dei neonati. Tra le cause dei disturbi del sonno nei neonati figurano problemi fisici ma anche fattori di natura psicologica, come stati di paura, stimoli eccessivi o abitudini scorrette relative al momento della nanna.

Come dice la psicoterapeuta inglese Dilys Daws “i genitori sono i guardiani del sonno dei loro figli”, quindi ben attenti ai cambiamenti e se il sonno del piccolo è disturbato, non tarderanno a notarlo e a cercare cause e rimedi. L’osteopata è una figura che può aiutare i neonati a risolvere i problemi nella sfera del sonno.

Come può essere d’aiuto l’osteopata

Il periodo che va dalla nascita ai tre anni è spesso molto difficile da gestire per i genitori. Risvegli notturni e problemi ad addormentarsi caratterizzano le prime fasi della crescita del bambino. I disturbi del sonno possono essere dovuti a un’ipereccitabilità fisica e neurologica, quest’ultima legata a esperienze traumatiche avvenute nella vita intrauterina, durante il parto o nella prima infanzia. Ad esempio, per un bambino che ha subito una compressione della base cranica al momento del parto, il semplice dormire in posizione supina aumenta il grado di pressione su questa zona già in tensione. Questo impedirà al bambino di rilassarsi completamente durante la nanna e lo costringerà a continui risvegli per cambiare posizione. Il “trauma della nascita”, infatti, può lasciare un segno a livello di tensioni fasciali, muscolari e membranose che possono comportare, secondo la posizione in cui il bambino viene messo, dei dolori sul tratto cervicale, sul torace o su altre parti del corpo. L’osteopata attraverso meccanismi di autoregolazione elimina le tensioni affinché il bimbo abbia un maggior rilassamento nel momento in cui si addormenta.
Il modo in cui è vissuta la giornata, gli eventi stressogeni, può portare a un’alterazione del funzionamento neurovegetativo, come se il bambino fosse attivo in modo eccessivo dal punto di vista neurologico, causando frequenti risvegli notturni. In questo caso, l’osteopata interviene per riequilibrare il sistema nervoso autonomo, quindi far sì che la parte più attiva sia in equilibrio.

Poi i disturbi del sonno possono essere dovuti ad altri problemi, come stipsi, coliche, reflusso, problematiche respiratorie. In un bambino che soffre di reflusso, ad esempio, la posizione supina può aggravare la sintomatologia e non consentire un sonno continuativo. Attraverso tecniche mirate a migliorare la mobilità delle strutture compresse o con dei trattamenti a supporto dei problemi gastroenterici e respiratori, l’osteopata aiuterà il piccolo a trovare maggiore armonia ed equilibrio.

Il sonno nei neonati

I bambini e in particolare i neonati dormono molto e in un sonno profondo, necessario al loro sviluppo. È quindi importante rispettarne i ritmi e conoscerne le caratteristiche, anche per aiutarli a gestirlo in maniera autonoma e soddisfacente. Le ore di sonno per il neonato sono circa quindici-venti ore al giorno, ma non dormono per un periodo ininterrotto. Questo lungo tempo è giustificato considerando che il sonno incide profondamente sulla crescita dei bambini influenzandone lo sviluppo cerebrale e della memoria, stimolando l’ormone della crescita, rinforzando il sistema immunitario, è perciò importante lasciare dormire il bambino per tutto il tempo che gli è necessario. È probabile che il piccolo si svegli dopo una – tre ore perché è bagnato, ha fame, soffre di mal di pancia. Ogni neonato ha esigenze e caratteri diversi e non si può generalizzare ma in media intorno ai sei mesi il sonno comincia a essere più regolare, quando le poppate nel cuore della notte saranno meno frequenti.

Sonno disturbato come riconoscerlo

Le alterazioni del sonno nei neonati sono molto frequenti, talora inspiegabili, comunque stressanti per la madre e per l´equilibrio familiare. Il sonno è uno stato dell’essere umano che si modifica durante il processo di crescita e nel neonato è profondamente differente da quello di un bambino o di un adulto. Quando si parla di sonno disturbato del neonato, si fa riferimento a insonnia, sonno irrequieto e agitato, risvegli frequenti accompagnati spesso da pianti inconsolabili. Se poi il bambino in questione soffre di reflusso gastroesofageo le cose si complicano. Si tratta di una delle prime cause organiche che si devono prendere in considerazione quando si riscontra un problema di sonno. Escluderla consente poi di dedicarsi a individuare cause comportamentali o relazionali e di definire un intervento educativo volto a ridurre le difficoltà nel dormire.

Quali sono i principali motivi del sonno disturbato

Dormire fa parte della crescita e anche periodi di difficoltà del sonno possono rientrare nella normale maturazione. I motivi per cui i più piccoli non dormono bene possono essere dovuti a disturbi fisiologici e passeggeri come ad esempio problemi alle vie respiratorie, apnee ostruttive, reflusso gastrico, mal d’orecchio o dermatite. Più avanti nella crescita possono iniziare a verificarsi incubi che spesso rappresentano progressi nel processo di maturazione mentale e dell’immaginazione creativa del bambino. Possono influenzare il sonno anche altri fattori come lo svezzamento, l’ansia da separazione, la paura dell’estraneo, la dentizione. Possono inoltre insorgere esperienze impreviste come: malattie in famiglia; conflitti fra i genitori ed eccessiva assenza della mamma durante il giorno. Oltretutto per curare i disturbi del sonno bisogna poter ricostruire la connessione tra il sintomo e le ansie riguardanti la separazione biologica post-parto tra il corpo della madre e quello del figlio.

Stabilizzazione del sonno alcuni consigli

Prima che il sonno del neonato si regola, possono volerci alcuni mesi. Intorno ai sei mesi il bambino farà un pisolino breve di mattina, uno più corposo il pomeriggio e poi dormirà 10-12 ore a notte. Decidere dove far dormire i neonati, i primi mesi è importante. La scelta tra culla, lettino o carrozzina e la posizione per la nanna sono fondamentali per la qualità del riposo e per la prevenzione del soffocamento. La soluzione migliore è, se possibile, mettere la culla vicino al lettone. In questo modo è possibile avere il controllo del bambino, si ha la possibilità di prenderlo per porgergli il seno senza doversi alzare e gli si assicura la vicinanza dei genitori, molto tranquillizzante per un bebè.

Ecco alcuni consigli pratici per migliorare il sonno:

  • Portate il bimbo a passeggio all’aria aperta durante il giorno;
  • Far riposare il bambino di giorno in un luogo diverso rispetto la notte;
  • Giocare insieme, non iperstimolarlo nelle ore che precedono il sonno notturno;
  • Bagnetto, poppata, coccole potrebbe essere una buona prassi prima della nanna;
  • Non addormentare il bambino in braccioo in un luogo diverso da quello dove dormirà tutta la notte.