Conoscersi è importante

Congratulazioni mamma! Hai appena scoperto di essere incinta, e adesso?

Tu forse non lo sai, ma il tuo corpo sta già iniziando a cambiare, a trasformarsi per accogliere al meglio questa nuova vita nel tuo grembo.

Conoscere fin da ora quello che avviene nel tuo corpo adesso e nei mesi a seguire ti aiuterà ad affrontare meglio il parto e quello che succederà dopo.

L’ormone della gravidanza: l’HCG

La gravidanza è un intenso processo di formazione sia fisica che emotiva.

In questa fase il lavoro principale è svolto dagli ormoni che aiutano il tuo corpo ad adattarsi ai vari cambiamenti. L’ormone più importante in questo momento è l’HCG, fondamentale per l’annidamento dell’embrione all’interno dell’utero. Inoltre questo è l’ormone, la cui presenza nelle urine, è indicativa di una gravidanza in atto.

L’HCG, nelle settimane a venire, all’interno del tuo corpo creerà diverse modificazioni:

  • aumenterà il seno
  • aumenterà la ritenzione idrica su addome e cosce (portando ad un aumento del peso corporeo di circa 1 kg)
  • rallenterà la digestione
  • aumenterà la sonnolenza

Il ruolo degli altri ormoni in gravidanza

Altri ormoni estremamente importanti al corretto andamento della gravidanza sono gli estrogeni che, insieme al progesterone, sono anche responsabili della progressione delle varie fasi del ciclo mestruale.

Nei primi 3 mesi favoriscono la produzione di liquido amniotico, ammorbidiscono il collo dell’utero, della vagina e di tutti i tessuti in generale; come conseguenza il tuo viso sarà più radioso e i lineamenti più distesi: insomma ti sentirai più bella!
Il cortisolo è un altro ormone la cui presenza è basilare nell’organismo per far sì che il sistema immunitario venga “addormentato”, in modo tale che il corpo accetti la nuova vita, riducendo la possibilità di rigetti o aborti spontanei.

In che modo cambia il corpo

Sono quindi gli ormoni che stimolano le modifiche del tuo organismo, adattandolo ai cambiamenti che la gravidanza impone; in particolare si avrà:

  • una lieve ed apparente difficoltà respiratoria, anche in seguito a leggeri sforzi, in quanto l’endometrio in fase di crescita (ossia la parte di utero dove è annidato l’embrione) necessita anch’esso dell’apporto di ossigeno
  • una modificazione del sistema circolatorio con conseguente abbassamento della pressione e aumento dei battiti cardiaci
  • un aumento del lavoro dei reni per via delle modificazioni pressorie
  • un aumento del metabolismo a causa di un maggiore consumo energetico utile alla crescita del bambino
  • un rallentamento del sistema digestivo, della peristalsi intestinale per migliorare l’assorbimento di proteine, ferro e calcio, ma anche sostanze tossiche; per questo motivo si consiglia spesso di seguire un’alimentazione molto sana, favorendo cibi freschi e carne priva di ormoni
  • un aumento della dilatazione dell’utero e dei muscoli uterini.

Cosa succede nelle prime settimane

Nelle prime settimane l’utero si trova ancora all’interno del bacino, di conseguenza, i primi sintomi che insorgono, non sono dovuti a modificazioni del sistema posturale dato che questo non ha necessità di adattarsi alle variazioni di volume dell’utero stesso.
I sintomi che iniziano a manifestarsi sono perlopiù legati a reazioni psico-emotive, che coinvolgono il sistema neurovegetativo e che portano quindi alla comparsa di nausee, vomito, stanchezza, sonnolenza e la cosiddetta scialorrea (salivazione eccessiva). Possono presentarsi inoltre riacutizzazioni di mal di testa e di eventuali dolori alla schiena precedenti; i dolori all’altezza del tratto lombare basso invece possono essere causati dalle tensioni che si creano a livello uterino.

In particolare, a partire dalla quinta settimana, cominceranno nausee mattutine, crampi e dolori addominali, si inizieranno ad avere repulsioni o preferenze per alcuni alimenti ed odori, anche per via di un aumento della mucosa nasale.

Dopo la sesta settimana invece è possibile notare un calo del peso per via delle continue nausee e vomito, si proverà molta stanchezza, bisogno di urinare molto frequente e si inizieranno a sentire le gambe gonfie.

A partire dall’ottava settimana ha inizio la formazione dei dotti galattofori, per il futuro allattamento.

Alla nona settimana l’utero ha oramai raggiunto le dimensioni di un melone e a livello vaginale possono presentarsi delle piccole perdite di sangue; nel caso in cui queste fossero però associate a dolori o crampi è consigliabile rivolgersi immediatamente al vostro ginecologo oppure ad un ospedale per approfondimenti, onde escludere la possibilità di un aborto spontaneo.

Alla fine del terzo mese la nausea e il vomito risulteranno meno frequenti e di minore intensità; la pelle apparirà molto luminosa e liscia per via dell’aumento della produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, facendoti sentire ancora più bella.

L’osteopatia: una valida amica durante la gravidanza

In questo periodo l’osteopata può aiutarti ad alleviare i dolori alla schiena e i mal di testa che possono manifestarsi anche perché, in gravidanza, come ben sai, è sconsigliato assumere molte tipologie di farmaci, soprattutto quelli antidolorifici.
Dal momento che questo è il tempo considerato più a rischio di aborti spontanei, l’osteopata specializzato effettuerà tecniche molto delicate che possibilmente non andranno a coinvolgere la zona addominale e della pelvi.
Anche se stai bene è comunque utile effettuare un controllo dal tuo osteopata ogni uno o due mesi, in modo da poter tenere sotto controllo la situazione e prevenire l’insorgenza di dolori o altre problematiche.

Alcuni consigli importanti per l’alimentazione in gravidanza

Già fin dal primo trimestre è opportuno adottare e mantenere uno stile di vita il più sano possibile, che comprenda attività fisica senza eccessi, e seguire un’alimentazione corretta e funzionale al momento che stai vivendo. La cosa migliore è seguire le indicazioni di un nutrizionista specializzato che possa accompagnarti al meglio in questo percorso.

Ecco comunque alcuni consigli per il tuo primo trimestre: per ridurre il rischio di aborto è possibile assumere alimenti che favoriscano la coagulazione, eliminando quelli che fluidificano in modo eccessivo il sangue.

È consigliabile EVITARE:

  • funghi
  • ananas
  • prezzemolo
  • melone
  • asparagi

È meglio ASSUMERE:

  • alimenti che contengono vitamina C
  • formaggi (questi ultimi solo se non soffri già di episodi di stipsi)

Un altro accorgimento è il controllo della funzione tiroidea, EVITANDO di assumere troppo:

  • pesce
  • frutta e verdura rossa

Meglio PREFERIRE:

  • uova
  • legumi
  • carne

NB: limitati a uova e legumi nel caso di stitichezza.

Per stimolare il progesterone è consigliato assumere uva e cioccolato fondente (per la tua felicità).

Il ruolo dello sport

Come già detto è fondamentale effettuare attività fisica, prestando però attenzione ad alcuni fattori.

Nel caso in cui tu non abbia mai fatto sport, o comunque è da molto tempo non ti alleni, è preferibile non iniziare uno sport nuovo che potrebbe stressare il tuo corpo in modo esagerato: è invece consigliato fare lunghe camminate, nuoto leggero, yoga, pilates ed esercizi che possano migliorare la tua mobilità e mantenerti in forma senza troppa fatica.

Se invece sei da sempre una sportiva, puoi continuare ad allenarti, in modo meno sostenuto, evitando però quei movimenti che potrebbero provocare traumi all’addome (salti, cadute, contrasti).
Un personal trainer che conosca bene il mondo della gravidanza è certamente la scelta migliore per farti consigliare gli sport e gli esercizi migliori per stare bene senza sovraccaricare eccessivamente il sistema.

Questo articolo è scritto in collaborazione con Osteopata Lucrezia Rinaldin.