Buongiorno, sono un personal trainer!
Mi chiamo Stefano e svolgo questa attività, appunto di Personal Trainer, da circa 10 anni, sono laureato in scienze motorie, ho una certificazione internazionale che mi abilita a definirmi Personal Trainer, ho alcune specializzazioni nel settore, in particolar modo una in ambito posturale, ed ho fatto diversi master di approfondimento inerenti la composizione corporea ed il dimagrimento. Attualmente sto finendo la scuola di Osteopatia e ho qualche piccolo incarico come formatore all’interno di corsi di certificazione per Personal Trainer.
Mi scuso per avervi sottratto alcune righe citando il mio curriculum personale, ma ci tenevo che fosse chiaro che l’argomento e le divagazioni che vorrei affrontare sono materia da me conosciuta.
Appunto ma che fa’ il Personal Trainer?  Necessito ancora di una piccola premessa  determinante: in Italia a tutt’oggi non esiste un percorso formativo ufficiale che qualifichi questa figura ad esercitare professionalmente; quindi anche il mio curriculum, laurea a parte, non ha nessuna valenza per lo stato italiano.
Il percorso formativo ufficiale che più vi si avvicina è la laura in Scienze Motorie dove però purtroppo nel piano di studi non sono presenti materie specifiche che introducano all’esercizio di questa professione.
Ciò nonostante il Personal Trainer professionista dovrebbe avere chiare caratteristiche distintive sia da un istruttore di palestra, sia da un professore di ginnastica ed anche  da un fisioterapista.
In particolar modo con il Personal Trainer si dovrebbe in primis “stipulare” una sorta di contratto, nel quale cliente e Personal Trainer di comune accordo decidano un percorso finalizzato ad incontrare l’esigenze del cliente, sempre previa chiara illustrazione da parte del Personal Trainer di obbiettivi raggiungibili.
La più importante chiave distintiva a cui il cliente deve aspirare  da parte del P.T. dovrebbe essere una modalità di misurazione e di valutazione oggettiva delle condizioni di partenza del cliente e  successivi step valutativi al fine di rendere percepibile la bontà del programma di allenamento.
Questo punto deve essere a tutela dell’investimento del cliente ma altrettanto deve essere rigorosamente preteso dal professionista a garanzia di non essere mai percepita ambiguità  nelle aspettative del cliente che decide di usufruire di questo servizio.
Non scordiamo che i PT non sono tutti uguali, non tutti hanno lo stesso percorso formativo e non tutti sono competenti allo stesso modo in tutti gli ambiti.
Non è un punto da trascurare,  perché  se è ovvio che non tutti i medici sono specializzati in tutto e quindi per un problema ad un ginocchio mi devo rivolgere all’Ortopedico o al Fisiatra  e non al medico generico, se decido di migliorare la funzionalità della mia schiena non basta andare in palestra e comprare il servizio Personal (tra l’altro il più delle volte servizio venduto alla reception come pacchetto promozionale! ).
No! Si dovrebbe sempre chiedere e fissare un colloquio con il Personal Trainer dove illustrare il problema, conoscere le sue modalità di lavoro e verificare se lo stesso ha avuto sufficienti argomenti per farci pensare che in effetti sia la persona giusta e con le competenze per rispondere alle nostre aspettative.
Non da meno deve essere la capacità di relazione del professionista perché il più delle volte il successo è legato al rapporto di fiducia che si dovrebbe sempre instaurare.
Fiducia e non necessariamente amicizia, il Personal Trainer non dovrebbe mai sentirsi dire, o solo percepire nei modi e toni del cliente “siccome ho pagato oggi facciamo come voglio io!” Se accade questo è senz’altro un problema da attribuire al P.T. che non ha sufficientemente chiarito ruoli e competenze.
Conosco bene questo settore per affermare che ci sono molti professionisti veramente competenti, ma stiamo parlando di un servizio che deve essere realmente personale  e deve  pienamente soddisfare i bisogni del cliente, per questo la bravura del PT non può essere solo tecnica.
Il Personal trainer deve riuscire a rendere efficace il suo servizio proprio proponendo in primis il percorso ideale, tipo di esercizi, alimentazione frequenza ed intensità dell’allenamento ma soprattutto deve riuscire ad adattare tutto quanto alla disponibilità del cliente.
Questo passaggio è determinante per definire un buon professionista:
se una persona ha a disposizione una sola ora alla settimana si deve riuscire a rendere efficace quell’ora e  posso garantire che quasi sempre è un tempo sufficientemente per raggiungere ottimi risultati.
Questa è ormai classificata tra le nuove professioni  ma purtroppo non ha nessuna tutela ed è facile trovare persone che vi si improvvisano.
Se decidete di rivolgervi ad un personal trainer chiedete comunque di documentare il percorso formativo, se laureati meglio ma non è indispensabile, piuttosto pretendete di sapere le specifiche competenze, concordate un primo appuntamento conoscitivo, siate molto chiari ad illustrare le vostre esigenze, e possibilmente sinceratevi di verificare che vi vengano proposte modalità di valutazioni del lavoro proposto.
Il personal trainer non è uno status symbol, non deve essere una moda come non dovrebbe solo farci compagnia in palestra, magari contando gli esercizi per noi, deve essere colui che concorre a migliorare il benessere del suo cliente e dimostrarsi veramente un valore aggiunto!
Il ruolo di questa figura è difficilmente codificabile ma prima di tutto deve  garantire  l’integrità delle nostre articolazioni, migliorare la nostra salute, favorendo il dimagrimento,  il rinforzo muscolare, deve facilitare l’efficienza di tutte le schiene rigide e  dolorose, deve stimolare l’abbandono di cattive abitudini alimentari e di stile di vita.
Il PT può aiutare anche a migliorare alcune performance, come la corsa, il nuoto o altri sport, ma non dovrà in nessun modo perdere di vista la corretta finalità di proporre miglioria alla salute dei suoi clienti,  l’alimentazione deve essere un suo punto forte, non ha facoltà di costruire diete terapeutiche ma ha il dovere di suggerire strategie alimentari che siano coerenti all’attività fisica proposta.
una fetta importante della possibilità di un reale dimagrimento è senza dubbio l’alimentazione ma troppo spesso l’errore sta nel attribuire tutto il risultato alla dieta!
Il PT può anche essere esperto sull’utilizzo di integratori alimentari, ma dovrebbe eventualmente valutarne l’utilizzo solo dopo aver verificato e favorito una sana e corretta alimentazione.
Oggi è sempre più probabile lavorare con clienti che hanno o hanno avuto talune patologie, il consenso del medico all’esercizio è fondamentale dopo di che il PT deve essere in grado di sostenere dialogo e dialettica collaborante con lo specialista medico di pertinenza cosi che sappia correttamente interpretare i consigli e le indicazioni medico specifiche.
Che dire, ciò porta al coronamento di una professione che troppo spesso è accomunata a contesti modaioli, di spettacolo o di categorie sociali benestanti.
Fare il Personal Trainer in modo professionale è un percorso piuttosto lungo e difficile, necessita di parecchio  studio in tanti e differenti campi  e talvolta per questo motivo rischia di farci proporre come tuttologi; lo si fa bene solo se si ha molta passione e se si è mossi dal desiderio di aiutare che è fondamentale per raggiungere traguardi importanti.
Fisiologia ed anatomia devono essere le nostre certezze, entusiasmo, energia e motivazione le cose da saper trasmettere ed ecco che tutti i giorni i piccoli obiettivi diventano grandi traguardi dei nostri clienti e nostro grande motivo di orgoglio.
Un’ ultima cosa per chi pensa che lavorare con il PT sia difficile, faticoso, troppo impegnativo, troppo costoso o troppo altro ancora….
Riflettete quante volte vi siete  iscritti in palestra e poi siete rimasti delusi? Quante volte magari si è pagato addirittura l’abbonamento annuale e dopo un mese non si è più frequentato? Quante diete hanno fallito? Quante volte  le iniziali buone intenzioni non si sono trasformate in risultati?
Il personal trainer non fa miracoli ma se è un vero professionista può essere determinante al raggiungimento dei vostri obiettivi.
Queste  righe di certo non possono essere esaustive ma spero possano essere utili a tutti coloro che desiderano seriamente migliorare la propria salute.
Io dal canto mio in questi ultimi anni ho cercato un modo per migliorare ulteriormente questo servizio, e cosi ho aperto un centro tutto dedicato a questa filosofia di lavoro dove sono riuscito a creare uno staff di Personal Trainer qualificati e a proporre un servizio superiore alla media non trascurando il tentativo di contenere anche i costi.
Perchè queste righe? Perché su questo blog? So benissimo che la stragrande maggioranza di lettori sono colleghi navigati e competenti, ma io credo che immedesimarsi nel nostro cliente non sia affatto deplorevole, anzi mi piace pensare che questo sia uno spunto per tutti i colleghi per dimostrare ancor più senso di responsabilità e di dedizione nel nostro lavoro di cui io come tutti voi sono cronicamente innamorato.
Ma mi piace pensare che tutte le persone che leggeranno quest’articolo possano meglio disporsi nei confronti di personal trainer professionisti e trarre il massimo frutto dai sevizi che proponiamo.
Coltura e competenza sono la nostra forza non scordiamolo mai!
Buon Lavoro e buon allenamento a tutti!