Osteopatia in…pillole!
Eccoci con una nuova pillola osteopatica stavolta dedicata all’articolazione del ginocchio e a come, anche in questo caso, l’osteopatia possa essere la strategia di aiuto che fa la differenza!
Premessa fondamentale: anche in presenza di un trauma al ginocchio, come nel caso di tutte le articolazioni, a fare la diagnosi deve essere il medico! Il medico generalmente preposto a questo ruolo è l’ortopedico o il fisiatra.
Il ginocchio: un’articolazione particolarmente delicata
Femore e tibia sono solo appoggiati tra loro, chiaramente ci sono legamenti e muscoli che tengono unite le due ossa, ma l’equilibrio è piuttosto “precario”! Quando camminiamo le superfici di contatto nell’istante di carico sono minime: si parla di 2-4 % di contatto di tutta la superficie!
Le due tipologie di problematica:
- la prima è generalmente a carico della persona “più giovane” e di origine traumatologica: lo sportivo per eccellenza, ma anche la persona che va a farsi una sciata o comunque che è soggetta a un trauma durante un certo tipo di attività;
- la seconda è determinata da problemi invece legati ai “chilometri percorsi” e quindi all’usura che l’articolazione ha ricevuto a livello cartilagineo: un po’ di artrosi che si fa progressivamente più aggressiva.
Come si inserisce in questo percorso il ruolo dell’osteopata?
Ecco 3 esempi:
- Fase pre-operatoria: ho necessità di fare un intervento chirurgico ma il ginocchio è ancora gonfio, non si muove bene e mi fa male. L’esame pre-operatorio è compromesso dunque da questa problematica che rende la qualità dell’immagine, necessaria alla definizione del problema, insufficiente. Un approccio osteopatico anche qui permette la valutazione (peculiarità di tale trattamento): attraverso le mani l’osteopata percepisce le aree più o meno dense e contratte e ripristina la mobilità. Il risultato sarà quindi una riduzione del gonfiore e la creazione delle condizioni per lo svolgimento dell’esame.
- Fase post-operatoria: il chirurgo e l’operazione di per sé sono un ulteriore trauma (per quanto necessario). Nell’immediata fase che precede l’inizio della fisioterapia un trattamento osteopatico genera una riduzione dell’infiammazione e favorisce il drenaggio dei liquidi che a causa del processo infiammatorio si generano sulle articolazioni. In questo caso l’osteopata non lavora soltanto sul ginocchio ma presta anche un’attenzione all’area lombosacrale, le vie nervose dell’arto inferiore infatti sono collegate proprio a quell’area.
- Usura: quindi artrosi, sofferenza cartilaginea ecc. L’osteopata ripristina il movimento e toglie la compressione che l’articolazione ha. Questo processo è utile perché la capacità riparativa di un’articolazione è necessariamente data dalla possibilità di essere lubrificata. Infatti con le superfici della cartilagine ridotte e il ginocchio particolarmente contratto e teso non è possibile a far passare quel film di lubrificante che lo aiuta.
I risultati della manipolazione osteopatica
La manipolazione osteopatica quindi, ridando movimento e togliendo compressione, restituisce spazio. Il ginocchio così si muove meglio e può cominciare ad autoripararsi!
Alla prossima pillola!
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