Quando interviene l’osteopata?

Va suggerito che ogni colpo di frusta è meritevole di indagine e ogni trauma acuto va portato innanzitutto al consulto medico per valutare la necessità di approfondimenti diagnostici. E’ quindi bene sottolineare che l’osteopatia non deve affrontare nulla che abbia le caratteristiche dell’urgenza, per quello c’è il pronto soccorso che è sempre il primo riferimento a cui rivolgersi in caso di trauma.

L’osteopata non è il solo professionista che si occupa di questo problema; la visione osteopatica di questo trauma però fa sì che l’efficacia clinica che ne consegue sia veramente sorprendente!

Conseguenze croniche? L’osteopata fa la differenza!

È proprio quando il problema dura nel tempo, tendendo quindi a diventare cronico, che l’osteopata interviene con grande efficacia!

Quando altre pratiche non risolvono il problema o diventano addirittura irritanti o peggiorative, l’osteopatia riesce a fare la differenza. Essa infatti pone l’accento su una serie di effetti che non sono visibili ad occhio nudo ma che l’osteopata è in grado di rilevare grazie alla sua finezza palpatoria.

La valutazione osteopatica del trauma permette, ad esempio, di valutare se ci sono stati forti trazioni su alcuni visceri: il fegato infatti è spesso bersaglio perché è l’organo con la massa più importante. Si riscontrano sovente tensioni a livello delle inserzioni profonde dei muscoli sub occipitali e si riesce a cogliere come i legamenti delle prime vertebre cervicali sono stati sollecitati e che forze direzionali sono ancora presenti.

Tra i problemi più importanti di questo trauma si riscontra spesso un aumento della sensibilità al dolore ed agli stimoli di alcune vie nervose, anche in questi casi la mano dell’osteopata ben addestrato può cogliere dove queste producono effetti spiacevoli.

Questo problema si può manifestare lasciando alle persone dei veri e propri disturbi come dolore al semplice sfioramento della pelle della faccia o della testa, fino a generare senso di nausea e talvolta veri e propri problemi alla vista causati da un non più corretto utilizzo dei muscoli dell’occhio come conseguenza del trauma.

Qual’è l’approccio dell’osteopata?

L’osteopata dispone di competenze palpatorie per cogliere da dove originano questi disturbi e può avviare un processo di risoluzione di questi importanti sintomi.

Il processo di risoluzione del trauma deve poi essere integrato con adeguati e mirati esercizi fisici. In particolar modo questi ultimi non possono essere standardizzati ma dovranno essere assolutamente individuali e votati al miglior recupero della curvatura lordotica del tratto cervicale che frequentemente dopo trauma distorsivo va incontro ad una rettilineizzazione non fisiologica.

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