Quando ha senso pensare all’osteopata per i nostri bambini e quali problemi dell’età evolutiva beneficiano dell’osteopatia?

Perchè portare i bambini proprio dall’osteopata e come l’osteopatia agisce con efficacia nel trattamento del bambino?

A partire dal neonato sappiamo quanto sia importante intercettare tempestivamente ogni difficoltà di percorso verso il corretto sviluppo del bambino. E’ importante considerare il fatto che quando parliamo di un bambino, diciamo da zero a 8 anni almeno, stiamo parlando di un sistema in costante e rapidissima evoluzione.

Ancora più determinanti sono i primi 1000 giorni di vita data la grande plasticità celebrale.

In questa fase qualsiasi diagnosi di problematica andrebbe sempre interpretata come in divenire, tant’è che anche nel caso di malattie genetiche — a seconda di come vengono trattati i risvolti possono essere molto differenti. Per essere più chiari dovremmo parlare di “quadri patologici” che possono andare da situazioni molto severe a situazioni definibili “lievi” e molto spesso a fare la differenza è la tempestività di intervento!

Con questa premessa ben in mente andiamo ad elencare quali sono gli ambiti dove certamente il contributo dell’ osteopatia applicata ai bambini è importante.

Distinguiamo macroscopicamente tre fasi in cui l’osteopata può essere di aiuto:

  • Trattamento osteopatico per il neonato (0 – 12 mesi)
  • Trattamento osteopatico per il bambino piccolo ( da 1 a 6 anni)
  • Trattamento osteopatico per il bambino fino all’adolescente (da 7 a 15 anni)

L’osteopatia per il neonato (0 – 12 mesi)

Trattamento osteopatico del bambino neonato

Intercetta prevalentemente problematiche come la plagiocefalia, ovvero quando la testa o la faccia del bimbo appare storta, i torcicolli miogeni, coliche gassose, stipsi e reflusso gastroesofageo e lo stato di agitazione del neonato con le relative difficoltà del sonno notturno.

Quest’ultimo aspetto è spesso presente e quando perdura oltre le prime settimane di vita è sinonimo di qualche fatica del bambino, in questi casi il trattamento dell’ osteopata concorre con efficacia a normalizzare il riposo del neonato.

Vi sono poi situazioni in cui è caldamente consigliata una visita dall’osteopata, ad esempio quando il parto è stato prematuro e quando durante lo stesso e/o i primi giorni di vita del bambino vi siano state complicanze anche lievi.

in tutti questi casi è molto importante la visita osteopatica.

L’osteopata, con un buon bagaglio di esperienza pediatrica, è in grado di fare in modo meticoloso la valutazione delle tappe neuromotorie riconoscendo le competenze posturali raggiunte dal bambino.

L’osteopatia per il bambino piccolo (1 – 6 anni)

Trattamento Osteopatico del bambino

 

Dopo i primi 12 mesi in genere le problematiche di interesse a cui prestare attenzione oltre la qualità del neurosviluppo, sono l’apparato muscolo scheletrico, la deambulazione, la valutazione del piede e della colonna, le eventuali patologie respiratorie (bronchioliti, asma giovanile, faringiti, laringiti, riniti), l’ambito otorino-laringoiatra (sinusiti, otiti) e le problematiche legate al sistema gastroenterico come ad esempio stipsi o difficoltà digestiva.

Osteopatia per il bambino in età prepuberale e adolescenza (7 – 16 anni)

In questa fascia di età oltre alle precedenti l’osteopatia affronta anche problematiche legate all’asse ormonale dove ad esempio nella ragazzina amenorrea, dismenorrea e dolore mestruale spesso sono presenti.

Nella preadolescenza la fase della pubertà che con le specifiche differenziazioni sessuali tra maschio e femmina, rappresenta uno dei momenti di maggior cambiamento in tutta la nostra vita, l’osteopata può diventare realmente un’alleato dei ragazzi e “armonizzare” la fisiologia che in questa fase di vita subisce intense e rapide modificazioni.

Non ultime in questa fascia di età sono numerosi gli interventi per problematiche post traumatiche legate allo sport o ad altri eventuali incidenti.

Sono poi in aumento i consulti legati alla scolarizzazione ove si manifestino difficoltà di concentrazione, mal di testa, problematiche visive e o disagi da intervento odontoiatrico per le quali l’osteopata può esser utile in termini di riequilibrio favorendo l’integrazione dell’intervento specialistico sia esso con una lente di correzione o eventuale ortodonzia.

Osteopatia nel bambino con problematiche di neuro-sviluppo

Trattamento osteopatico nel bambino con neuro sviluppo atipico

La medicina osteopatica, è una disciplina manuale estremamente delicata che non richiede una partecipazione particolarmente attiva del bambino, tanto da essere elettiva in alcune problematiche e spesso sorprendentemente apprezzata proprio da bambini e ragazzi.

Sono noti i successi dell’osteopatia quando indirizzata al neonato infatti nelle problematiche come plagiocefalia, coliche, otiti medie o reflusso esofageo è sempre più diffuso l’invio al consulto dall’osteopata anche da parte dei pediatri.

Lo sono forse meno gli importanti risultati raggiunti dagli osteopati nel trattamento dei bambini prematuri, dove grazie alla collaborazioni con i reparti di neonatologia di alcuni ospedali italiani si è potuto documentare attraverso rigorosi studi scientifici come il bambino nato prematuro venga mediamente dimesso prima dal reparto se viene trattato anche dal punto di vista osteopatico.

In tal senso va detto che la condizione di prematurità nel bambino è un fattore di rischio proprio per le problematiche di sviluppo del sistema nervoso.

Ora, la delicatezza dell’argomento che riguarda i bambini con problematiche di neurosviluppo, (Per essere comprensibile, stiamo parlando del “mondo” dell’ autismo, dei disturbi di attenzione adhd, ma anche di tutta la sfera che in qualche modo riguarda le difficoltà organizzative di integrazione del sistema neurologico ancora in fase di sviluppo, come ad esempio dislessia o discalculia) merita particolare attenzione ed un’ etica professionale molto rigorosa.

La collaborazione tra osteopata e gli specialisti, un progetto multidisciplinare con il bambino al centro

Ogni approccio che detiene alto potenziale di efficacia terapeutica, quando proposto ad un bambino, dovrebbe essere innanzitutto tempestivo e veicolato in accordo con una precisa valutazione, diagnosi medica specialistica per favorire fin da subito sinergia tra gli interventi che sappiamo essere plurali a garanzia dell’efficacia di intervento.

Difficile in poche righe essere esaustivo nel come e sopratutto perchè nelle problematiche di neuro sviluppo sia importante l’intervento dell’ osteopata. Tuttavia si sappia che ogni problematica del neuro-sviluppo quindi ogni bambino con diagnosi di spettro autistico porta con se un’ organizzazione del sistema nervoso difficoltosa e atipico, un deficit di ipo o iper sensorialità ed è presente altrettanto spesso una qualche forma di disprassia

proprio su questi aspetti il trattamento osteopatico diventa un sostegno molto interessante in quanto forse il solo approccio atto a sostenere l’interocezione corporea, base essenziale che permette a tutti gli interventi riabilitativi di essere più efficaci.

Per l’approfondimento invito alla visione attenta di questi 2 video del Professor. Parisi, e del Dott. Cozzolino ai seguenti Link: “A… COME AUTISMO: La scienza a servizio” – Prof. Parisi – “A… COME AUTISMO: La scienza a servizio” – Dott Cozzolino –

 

 

Osteopatia e bambini prematuri

Per orientare il lettore credo sia utile un piccolo esempio, nel caso dei bimbi prematuri, essendo per l’appunto “immaturi” tra le altre cose sono a rischio di alterato neuro-sviluppo.

Grazie ad alcuni lavori ben fatti in alcuni ospedali pediatrici sappiamo che il trattamento dell’osteopata facilita il miglioramento di molti parametri, tra questi la nutrizione e di conseguenza il raggiungimento del peso necessario alla dimissione del bambino. Senza entrare nella complessità specifica di ogni lavoro scientifico pubblicato possiamo comunque intuire come l’osteopata abbia un’efficacia sistemica e non solamente specifica e diretta.

Tradotto in modo semplificato il trattamento osteopatico si comporta come un vero e proprio sostegno al bambino e lo facilita nelle sue difficoltà di adattamento. ( per approfondire qui potete trovare alcuni lavori scientifici – osteopatia applicata al bambino prematuro – )

Per onestà intellettuale è corretto dire che non sappiamo ancora bene quali siano, nel dettaglio, i meccanismi che permette questa facilitazione; tuttavia tra addetti ai lavori si riconosce che l’osteopata con il proprio approccio favorisce una sorta di equilibrio del sistema nervoso autonomo che sappiamo essere il regolatore di numerose funzioni fondamentali.

Per essere comprensibile, quello che il più delle volte succede è una riduzione/normalizzazione dell’eccessiva, o insufficiente suscettibilità alla stimolazione che il neonato prematuro tende ad avere proprio par la sua incapacità di integrare gli stimoli. La possibilità di integrare stimoli esterni ed interni è l’essenza del meccanismo di salute che ci governa tutti quanti.

L’ambiente ospedaliero, se pur talvolta criticato con troppa superficialità da chi non lo conosce, permette a questi bambini di essere continuamente monitorati e accuratamente seguiti; semmai potremmo disquisire sul perché se tali evidenze in favore del trattamento osteopatico precoce sono sempre più numerose, non si favorisca l’opportunità a tutti di riceverlo…

L’osteopata deve collaborare con il pediatra

Ho voluto fare questo esempio perché, se pur in ospedale vi siano alcune criticità, esso permette al neonato di avere un concerto di interventi, valutazioni costanti e attenzioni quotidiane da personale qualificato ed un monitoraggio continuo…

Dalla dimissione il bambino, esattamente come tutti i bambini più fortunati nati a termine e senza complicazioni, viene preso in carico al pediatra, è lui il riferimento per la famiglia e con esso ci si deve sempre confrontare.

Ultimamente la collaborazione è davvero concreta e sempre più bambini vengono inviati dai pediatri al consulto osteopatico. Le tematiche più numerose sono quelle legate alla conformazione del cranio, spesso il bimbo appena nato ha la testolina storta ( plagiocefalia) problematiche digestive, rigurgiti eccessi, reflusso e coliche gassose… questi sono i principali motivi di invio.

Tuttavia non sono i soli che traggono beneficio dalle mani esperte dell’ osteopata e come abbiamo sottolineato nei passaggi precedenti, diventa davvero importante intercettare da subito piccoli segnali di sviluppo anomalo così da portare più attenzione e monitoraggio del bambino da parte di tutti, famiglia e pediatra.

Il consulto Osteopatico

Uno dei motivi più importanti per portare un bimbo in visione ad un’osteopata, fondamentale se il bimbo è nato prematuro, è la valutazione della competenza neuromotoria. Precisiamo subito: l’osteopata non fa e non deve fare diagnosi, tuttavia le sue abilità palpatorie e il suo percorso culturale gli permettono di avere una lettura molto fine della coerenza tra le competenze acquisite del bambino rispetto all’età anagrafica, rilevando efficacemente se emerge un potenziale ritardo di queste competenze che ogni bambino deve acquisire.

Dobbiamo favorire la diffusione culturale che sul raggiungimento di queste tappe di neuro sviluppo NON C’E’ SOGGETTIVITA’: ad ogni mese anagrafico del bambino corrispondono precise competenze posturali che se divergono dai riferimenti sono motivo di attenzione.

Questa è una sottolineatura estremamente importante, non per fare allarmismi ma proprio per favorire un rapido intervento che spesso in breve tempo favorisce il recupero del divario rilevato che quando trascurato può lasciare al bambino un deficit di sviluppo neuropsicomotorio.

Quando si intercettano queste piccole differenze nei primi 3-6 mesi di vita il recupero è spesso ottenibile da piccole modifiche della gestione del neonato, facilmente spiegabili e attuabili dai genitori.

Tutto questo sopra descritto è ad oggi quanto di meglio si può fare in termini di monitoraggio e quindi prevenzione di alcuni potenziali disturbi dei piccoli nascituri.

 

Cosa osservare in un bambino

Diverso invece è se ciò che emerge dalle valutazione è una distanza dalla tappa motoria più marcata; in questo caso il ricorso ad una diagnosi specialistica è indispensabile per avviare la corretta strategia di sostegno al bimbo.

Il più delle volte questa situazione viene intercettata già alla nascita e quindi monitorata fin da subito, altre volte non si palesa immediatamente e man mano che il bambino cresce emergono le sue difficoltà nelle funzioni primarie… Tra queste, una delle più importanti che merita un’attenzione particolare è la fatica del neonato ad attaccarsi al seno… Ancora una volta non ci si deve allarmare ma è suggeribile un confronto con il pediatra così che valuti il bambino e verifichi la pertinenza di un invio all’osteopata.

Della stessa importanza è la valutazione del “tono” del bambino, la sua eccessiva irritabilità come altrettanto interesse deve suscitare un’apparente comportamento con scarsi movimenti, pianti rari e poco energici.

La trattazione di questi temi meriterebbe numerose integrazioni, è chiaro che lo scopo di questo articolo è la sensibilizzazione tutti su queste tematiche.

Nello specifico, alcune volte la difficoltà di suzione del bambino è causata da un parto faticoso, sia esso naturale o meno, da un parto molto veloce o molto lungo che può creare compressione al tratto cranio cervicale del bambino rendendogli difficile la coordinazione tra il movimento della testa e la deglutizione.

In questi casi è probabile trovare una qualche disfunzione che coinvolge la via vagale e il V° nervo cranico da cui molto dipende il controllo del capo e delle regioni facciali sia in termini motori che di sensibilità….

La mia esperienza e le mie collaborazioni

Mi occupo di osteopatia in modo esclusivo ormai da 10 anni e fin dai primi anni di professione ho sempre approcciato il bambino in tutte le sue fasi di sviluppo.

Mi ha sempre affascinato constatare come il trattamento osteopatico nel bambino metta in luce, il più delle volte meglio del trattamento del soggetto adulto, l’efficacia terapeutica del’ osteopatia.

Nel neonato è davvero sorprendente vedere come dopo ogni trattamento vi sia una risposta di adattamento rapida.

Negli ultimi anni, complice da una parte il forte aumento di incidenza di bambini con problematiche di Autismo, dello spettro autistico e di tutto il mondo complesso del neurosviluppo atipico, dall’altra la mia attitudine a collaborare con il mondo medico e con tutti i professionisti del settore della rieducazione ha fatto si che il numero di bambini con queste problematiche che arrivano al mio consulto sia in sensibile aumento.

Sono felice di approcciare questi bambini in un forte contesto multidisciplinare e realmente collaborativo.

In genere in ogni occasione in cui serve interagire con altre discipline è essenziale avere a capofila del progetto sempre figure diagnostiche di riferimento.

Io mi avvalgo e mi confronto direttamente e indirettamente con le seguenti figure professionali.

Il pediatra, è sempre molto importante. Questa figura che ha in carico il bambino deve essere sempre a conoscenza del percorso terapeutico che il quel bambino sta affrontando. Ogni qual volta serve ci si mette a disposizione per fare chiarezza su cosa si sta facendo nello specifico così anche da favorire la conoscenza reciproca delle competenze di intervento.

La collaborazione diretta e continua è nel mio caso con una figura riabilitativa estremamente importante che è la psicomotricista.

Nello specifico lavoro con Elena Teodoridis che avendo più specializzazioni ed in particolare padroneggia la rieducazione uditiva AIT è esperta nell’applicazione del metodo FSC (Facilitazione dello Sviluppo delle Cerebropotenzialità) e riesce ad avere una proposta di intervento precoce anche grazie a competenze logopediche speciali che permettono un intervento nel bambino piccolo grazie al metodo Drezancic.

Con Elena, e sempre in accordo con i genitori dei piccoli di cui ci prendiamo cura, ci confrontiamo quasi quotidianamente per cogliere insieme ogni sfumatura del percorso e dei progressi che stanno facendo questi bambini.

I nostri riferimenti diagnostici in merito a queste problematiche di neurosviluppo atipico sono il Professor Parisi Antonio esperto neurologo e rappresentante sul territorio Italiano del Centro studi Delacato, Il Dott. Vincenzo Cozzolino, Medico Osteopata titolare della scuola di osteopatia, a mio avviso, più prestigiosa d’Italia, grande esperto e riferimento di queste problematiche dal punto di vista osteopatico sempre in contatto con il Professor Parisi.

In merito alle linee guida per la valutazione della corrispondenza anagrafica del bambino rispetto alle competenze neuromotorie acquisite e le eventuali strategie riabilitative la mia personale formazione fa riferimento al Dott Castagnini (ideatore delle strategie riabilitative denominate Metodo FSC con il quale mi sono formato e al Dott. Odoardo Picciolini, direttore del reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa pediatrica del policlinico di Milano che ho avuto il piacere di conoscere nel mio percorso di formazione durante il master di osteopatia pediatrica.

Restano indiscussi i centri nazionali di neuropsichiatria infantile che hanno la titolarità e la responsabilità della diagnosi legale.

Sempre questi centri del SSN hanno la responsabilità della presa in carico dei piccoli pazienti alle quali cure noi del mondo della libera professione dobbiamo metterci a disposizione per ampliare e integrare il più possibile l’offerta che per questi bambini sappiamo essere estremamente importante nella numerosità e tempestività di intervento.

In questi ultimi anni approfondendo questo tema io ed Elena stiamo cercando di costruire una rete di contatti con altri professionisti che nel progetto di cura di questi bambini, grazie alla crescente evidenza scientifica in merito, possono diventare preziosi in un progetto comune a sostegno dalla miglior strategia di intervento riabilitativo olistico e multidisciplinare.

Ad esempio sono centinaia i lavori presenti sulle librerie scientifiche che mettono in relazione l’intervento sul microbiota intestinale a supporto di questi disturbi con risultati molto interessanti, da qui una sensibilità particolare a identificare chi può suggerire con competenza strategie dietologiche individuali per questi bambini.

In ultima analisi in queste righe ho cercato di fare una panoramica di certo non esaustiva di come possano essere approcciati i problemi dei bambini e di come l‘osteopata è un grande alleato di cura e di sostegno al pediatri che ha in carico le patologie del bambino.

Spero sia emerso anche che se da una parte serva il rigore della diagnosi specialistica, dall’altra sia importante il coraggio di avere un punto di vista fuori dagli schemi, via essenziale per provare ad avvicinarsi alla comprensione del mondo del neuro-sviluppo atipico che include i disturbi dello spettro autistico come in questi ultimi anni la ricerca sta indicando sempre più chiaramente.

E’ mia abitudine cercare di mantenere grande disponibilità per fornire informazioni a tutti coloro che desiderassero capire e conoscere meglio come sia importante il trattamento osteopatico del bambino.

Quando necessario offro volentieri un consulto gratuito.

Esercito tra Milano e Pavia, più precisamente ricevo come Osteopata a Milano e in altri due studi, uno a Pavia e l’altro a Torricella Verzate che si trova in Oltrepò Pavese sempre in provincia di Pavia.

Ricevo a Milano presso lo studio Advanced Osteopathy Clinic sito in Via San Siro n°7.

A Pavia ricevo presso il centro REMISEenFORME in Via Montebello della Battaglia n 4

A Torricella Verzate sempre presso la seconda sede del Centro REMISEenFORME in PIazzale Oltrepò 25/A

(Questo studio è a pochi chilometri dalle città di Voghera, Casteggio, Broni, Stradella, Piacenza