Per favore vivete una vita sana – la medicina è una scienza imperfetta. Patch Adams
Recita così la frase che si trova all’ingresso dell’ Patch Adams MD & Gesundheit Institute fondato dal famosissimo medico dal naso rosso.
E’ incredibile quanto sia potente la paura che genera la sola idea di malattia, ed è altrettanto incredibile quanto la sola preoccupazione possa concorrere a farci percepire i più svariati sintomi.
Chi di noi non ha iniziato a grattarsi a sentir parlare di pidocchi, o chi non ha iniziato a sentire di avere qualche dolore alle orecchie in concomitanza di un epidemia di orecchioni?
Siamo nel ventunesimo secolo, nella parte di mondo dove la tecnologia è più avanzata, viviamo il momento storico dove abbiamo l’ aspettativa di vita più lunga di sempre e ci scopriamo così fragili al solo sentir parlare di una possibile epidemia.
Nulla di nuovo sotto il sole, la storia ricorre e racconta ciclicamente le grandi paure umane, guerre, carestie ed epidemie.
Dunque è solo questione di memoria? Non avendone personale ricordo, siamo così impreparati?
Non ho risposte, ho piuttosto interrogativi…
Indice:
La certezza della salute
Cosa realmente mi da sicurezza? Cosa vuol dire per me essere in salute?
Se provo a rispondervi, istintivamente il pensiero vaga lontano da me alla ricerca dell’esperto di turno. Se rispondo come un bambino di 8 anni, cerco mamma e papà, ma se lo faccio da adulto?
Io tra una riflessione e l’ altra cerco in qualche modo la stessa sicurezza in qualcun altro… il medico? L’igiene? E ancora negli esami del sangue?
Quando il pensiero trova risposta spengo l’ allerta e sostanzialmente mi dimentico del problema.
Ma se non trovo risposta fuori? Sono in grado di indirizzare la ricerca in modo introspettivo?
E’ un “esercizio” a cui siamo davvero poco abituati, tuttavia io ci provo e voglio proporvi il mio punto di vista, chissà che non vi piaccia e decidiate di seguirmi.
I pilastri della salute
I Pilastri della nostra salute sono stra noti ai più, ma un richiamo non guasta di certo:
- Alimentazione di qualità con prevalenza vegetale, pasti più leggeri la sera e più vigorosi al mattino, in funzione dell’attività più o meno dispendiosa.
- Fare 4/5 ore di attività fisica alla settimana, di cui almeno un terzo vigorosa.
- Riposare almeno 7/8 ore senza risvegli.
- Non fumare.
- Fare ogni giorno almeno una cosa che ci piace e avere un’attitudine di curiosità per le cose nuove, non disdegnare momenti sociali gradevoli.
Facile no?
Perchè anche se molte di queste cose le sappiamo e molte le vorremmo fare non riusciamo a farle?
Ancora domande, ma nessuna risposta…non posso darvi la vostra ma solo raccontarvi la mia.
Ho ascoltato la sola fonte di verità di cui dispongo…il mio corpo!
Il problema più grosso che ho incontrato è quello del linguaggio, il corpo non parla, il corpo comunica e se non ci alleniamo all’ascolto non riusciamo a sentire nulla.
Non è sempre così, tutti lo sentiamo con chiarezza quando ci ammaliamo o quando subiamo un trauma anche fosse una banale contusione.
Sta tutto qui ed è difficile proprio perché il corpo comunica ma non nutre minimamente la nostra mente, che al sentire dolore inizia una vorticosa ricerca del perché di quel dolore e non si da pace finché non trova risposta.
Non basta saperlo, dobbiamo sperimentarlo, e così un po alla volta impariamo a conoscerci meglio.
Non è semplice ma per nulla impossibile, se ci lasciamo incuriosire dal medico che è dentro di noi.
Un esercizio pratico
Vi propongo un piccolo esercizio, incredibilmente potente.
Servono un orologio che conta i secondi, un luogo silenzioso e 5 minuti del vostro tempo. Basta respirare sapendo di farlo.
Mi siedo davanti all’orologio, faccio coincidere la mia inspirazione con il passare di 5 secondi ,a cui faccio seguire la fase di espirazione per altri 5 secondi.
Ripeto per 5 minuti consecutivi , alla fine saranno 30 cicli respiratori.
Provateci e fate attenzione cosa vi succede, ma prima di iniziare segnatevi su un foglio la risposta alla domanda: come mi sento ora? e dopo i 30 cicli di respirazione che vi ho descritto rispondete di nuovo, e ora come mi sento?
Se decidete di provare fatelo seriamente vi sorprenderete come da soli potete essere in grado di generare salute in modo cosi semplice e così potente.
E’ un piccolo esempio ma se ne intuite e sopratutto ne percepite le potenzialità potete lasciarvi incuriosire dal vostro corpo, vi racconterò come conoscerlo sempre meglio, ma sarete sempre voi i suoi confidenti.
P.S. l’esercizio in questione modula la variabilità cardiaca, un sistema di cui disponiamo che governa tutti gli automatismi del nostro corpo e che quando appropriatamente stimolato può diventare un potentissimo elemento, che non vi impedirà di ammalarvi, ma vi permetterà di guarire meglio e prima.
La guarigione, piaccia o meno è il solo vero lusso biologico che è concessa ad ogni essere vivente, e noi non sappiamo di esserne i più alti rappresentanti, così evoluti da poter imparare come sostenere da soli la massima predisposizione a guarire.
La nostra salute? Dipende davvero da Noi!
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