Invecchiare in salute dipende da ognuno di noi è una conquista personale, resa possibile da uno stile di vita sano, del quale la corretta alimentazione e l’attività fisica sono fondamentali. Evidenze scientifiche dicono che sulla longevità la genetica non incide più del 20-25%, quindi, ciascuno è responsabile del proprio destino, e può fare moltissimo per vivere a lungo e in buona salute. Vivere a lungo ha molto senso, ma vivere a lungo e male non sembra una gran cosa. Pertanto è sempre più evidente che la longevità e la nostra salute dipendono soprattutto dalle nostre scelte e questo rappresenta il primo pilastro.
Il nostro comportamento, le scelte della vita quotidiana sono fondamentali e determinano la fetta più importante della torta che definisce che cosa ci porta a vivere a lungo, ma soprattutto a vivere bene. Un altro 20% dipende indubbiamente dalla genetica, cioè da quel patrimonio di capacità che c’è stato trasferito dai nostri genitori.
I nemici più vecchi e noti della longevità? In particolare il sovrappeso, la pressione alta e il colesterolo, che continuano a essere anche i meno contrastati e quindi i più diffusi. Mangiare in modo sano, seguire uno stile di vita corretto, non perdere il contatto con la natura, con la famiglia e con la società, e coltivare solidi valori. È questa la formula della longevità che richiede piccoli sforzi quotidiani.
La “longevità” è il risultato di semplici comportamenti quotidiani, che ci sono suggeriti dalle abitudini di vita dei popoli che vivono di più. Oggi viviamo a lungo e se guardiamo la statistica di aumento degli ultracentenari è impressionante. La stessa vita media, in Italia, è cresciuta a dismisura grazie alle migliorate condizioni d’igiene, a un arricchimento della dieta base e soprattutto all’estensione delle tutele medico-sanitarie prodotte dal welfare. Nella nostra penisola i centenari sono oltre 17.000 e addirittura ci sono oltre mille anziani che hanno 105 anni o più, tra questi ben diciassette hanno più di 110 anni e sono tutte donne. Secondo i dati ISTAT, la donna più anziana in Italia vive nelle Marche ed ha 112 anni. Oggi la vita media raggiunta è circa di 82,5 anni (81 per gli uomini e 85 per le donne).
Dove e come vivono le persone più longeve?
Mi sono appassionato all’argomento fin da subito, la cultura dell’osteopatia va di pari passo con quella della salute, così ho voluto saperne di più. Esistono nel mondo alcune zone dette “zone blu”, in cui le persone sono particolarmente longeve, in questi luoghi si sono fatti diversi studi per conoscere come vivono queste popolazioni. Una di queste zone si trova proprio in Italia e precisamente in Sardegna. Le altre sono: la penisola di Nicoya in Costa Rica, l’isola di Ikaria in Grecia, Okinawa in Giappone e il villaggio di Loma Linda in California del sud.
Se siete interessati a saperne di più il libro “Le zone Blu” racconta tutti i dettagli.
Cosa ci raccontano questi studi?
Non pensate a bacche miracolose o a una genetica speciale, anzi quello che si è scoperto è che sono tutte cose che dipendono semplicemente dalle nostre scelte. In estrema sintesi le persone che abitano nelle “zone blu” hanno alcuni punti in comune:
1. La famiglia come riferimento
2. Scarso o nullo tabagismo
3. Semi Vegetarianismo
4. Attività fisica moderata ma costante
5. Percezione di esser utili socialmente
6. Consumo di legumi
Imparare le basi per costruire la piramide della longevità è possibile. Per aggiungere anni di qualità alla tua vita ti consiglio di leggere i cinque pilastri della longevità.
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