E’ purtroppo luogo comune pensare che i classici “barattoli” di proteine, aminoacidi o creatina siano rivolti solo ad “atleti” o a chi vuole aumentare di massa muscolare. Esistono al contrario studi che mettono in evidenza come alcuni integratori possono contrastare processi di invecchiamento e degenerazione come ad esempio la sarcopenia. Questo termine, coniato da Irwin Rosenberg (Senior Scientist Jean Mayer SDA HNRCA Tufts University Boston, MA) nel 1988, definisce la perdita di massa e funzione muscolare con l’età. Questa può essere identificata con la situazione metabolica in cui il muscolo, uno dei più importanti consumatori di energia dell’organismo (non solo perché rappresenta circa il 40% del peso corporeo ma anche per la capacità metabolica unitaria) perde, a partire dai 45 anni circa e con una velocità sempre più alta, la capacità di produrre e consumare energia come negli anni precedenti. Questa situazione può essere responsabile dell’accumulo di grasso corporeo in eccesso. Se poi si considera che la diminuzione della capacità fisica porta inevitabilmente ad una diminuzione anche dell’attività, allora in assenza di adeguati ricondizionamenti alimentari il rapporto massa grassa/massa magra lievita in modo esponenziale.
Molti incidenti come cadute improvvise, perdita di stabilità e di equilibrio, o fratture ossee sono spesso dovute alla perdita di massa muscolare, causata soprattutto dalla scarsa attività fisica ed da uno stato nutrizionale inadeguato.
A tal proposito alcuni ricercatori hanno condotto studi sull’utilizzo di integratori alimentari a base di proteine e di creatina, allo scopo di “combattere” o meglio rallentare questo processo naturale.
Due studi molto recenti e importanti hanno analizzato due categorie di integratori: le PROTEINE WHEY (del siero del latte) e la CREATINA.
Il primo, condotto dall’ U.S. National Library of Medicine National Institute of Health sulle Proteine Whey, ha mostrato che un’ingestione giornaliera di 20 gr ha stimolato la sintesi proteica e l’aumento di massa muscolare in 48 persone, maschi di 74 anni. La cosa più sorprendente è la diminuzione drastica delle cadute, delle fratture ossee e degli incidenti casalinghi in genere. In più questo tipo di proteine, paragonato ad un altro tipo (derivanti dalla caseina), viene digerito ed assorbito meglio da questa popolazione. Lo studio, per numero di partecipanti è sicuramente limitato, ma lascia spazio alla riflessione e all’ulteriore approfondimento.
Il secondo studio, condotto sempre dallo stesso Istituto, ha messo in evidenza che la somministrazione di 20 grammi di creatina monoidrato assunta per 5 giorni, seguito da 2 grammi di creatina per 30 giorni, abbinato ad un allenamento in palestra con i pesi, ha determinato un notevole aumento di massa magra, della resistenza alla fatica, della forza muscolare, della performance (condizione nelle attività fisiche giornaliere) e della prestazione fisica (paragonata al solo allenamento con i pesi). Un aumento della creatina a livello del cervello è stata associata ad un miglioramento nella performance neurofisiologica. Recenti studi non ancora conclusi potrebbero evidenziare anche un miglioramento delle funzioni cognitive e mentali.
Un corretto ed intelligente uso di proteine, creatina o altro integratore quindi, mediato da un esperto della materia e con la supervisione di un medico, può sicuramente aiutare non solo gli atleti ma anche persone che vogliono migliorare la loro condizione psico-fisica e quindi il loro benessere generale.
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