Una nuova scoperta
Ciao mamma, ben arrivata al tuo secondo trimestre di gravidanza!
Questi mesi sono caratterizzati da particolare benessere e nuove scoperte; infatti, i sintomi di malessere che accompagnano gli adattamenti del primo trimestre scompaiono, inizierai a sentire i primi movimenti del tuo bambino che ti metteranno subito in relazione con lui, e finalmente potrai scoprire se aspetti un maschietto oppure una femminuccia.
Comincerai poi a seguire il corso preparato che ti farà prendere coscienza di quello che succederà, soprattutto nel momento fatidico; infine dovrai iniziare ad informarti riguardo i migliori ospedali per partorire e sceglierai quello più adatto a te: a Milano si trovano diverse strutture che possiedono un’ottima terapia intensiva neonatale (da prendere in considerazione soprattutto se la gravidanza che stai portando avanti può essere a rischio), che hanno un osteopata esperto in ambito pediatrico al loro interno, in modo da poter valutare il tuo bimbo appena nato, e che prestano particolare attenzione e cura alla donna e al suo stato psico-emotivo.
La postura che cambia
Intorno al terzo-quarto mese la tua postura inizia a subire variazioni a causa di un aumento del volume addominale, dovuto allo sviluppo del feto e alla conseguente crescita dell’utero; infatti, intorno alla dodicesima settimana, l’utero fuoriesce dalla pelvi ed inizia la sua risalita all’interno dell’ addome, fino ad arrivare, al termine della gravidanza, a 2-3 cm circa dallo sterno. Inoltre, l’aumento graduale delle dimensioni dell’utero, spinge la pancia in avanti, con un conseguente aumento della curva lombare, una rotazione esterna delle anche ed un adattamento del torace dove le spalle si atteggiano leggermente in avanti. Per compensare quest’ultima modifica nella postura e per poter mantenere l’orizzontalità dello sguardo (funzione fondamentale per il corretto andamento del corpo), la colonna cervicale si estende, portando ad una eventuale iperlordosi.
Le modifiche del tuo corpo passo-passo
A causa di queste modifiche posturali potrebbero presentarsi i primi dolori di tipo muscolare oltre ad alcuni cambiamenti che servono a preparare il corpo alle successive settimane e soprattutto al parto.
In particolare, intorno alla quattordicesima settimana, il seno materno inizia a produrre il colostro, il liquido prodotto dalla mammella prima della formazione effettiva del latte materno, ma solo per un breve periodo; possono arrivare anche le prime contrazioni preparatorie al parto.
Alla quindicesima settimana, soprattutto nelle donne che hanno già avuto una gravidanza, è possibile iniziare a percepire i primi movimenti del feto.
A partire dalla diciassettesima settimana potrebbero comparire i primi dolori a livello sciatico, sempre per via delle modificazioni posturali.
Dalla diciannovesima settimana capita di soffrire di anemia o ipotensione a causa della compressione dell’utero sull’aorta e sulla vena cava inferiore: per questo motivo, ostetriche e ginecologi, ti consiglieranno di non stare per troppo tempo sdraiata a pancia in su in quanto, questa posizione, potrebbe aumentare la compressione sulla vena cava stessa; in questa settimana inoltre verrà eseguita l’ecografia morfologica nella quale scoprirai se il tuo bambino è maschio o femmina
Alla ventesima settimana le dimensioni del feto portano ad una modificazione della tua respirazione, provocando anche alcune difficoltà respiratorie, ed a problemi digestivi per via dello spostamento delle anse intestinali
Infine, a partire dalla ventunesima settimana, potrebbero manifestarsi crampi, dolori alle gambe e gonfiore anche ai piedi, aumento dell’appetito e ritenzione idrica; in aggiunta, il centro di gravità del tuo corpo, si sposta per sorreggere la pancia e, di conseguenza, la colonna vertebrale deve adattarsi, provocando così diverse tensioni muscolari.
Tanti cambiamenti…. tanti dolori
Tra la fine del primo trimestre e l’inizio del secondo non si hanno ancora grosse alterazioni posturali, tuttavia le tensioni che si creano sull’utero potrebbero provocare uno stiramento dei tessuti sopra il pube; di riflesso, anche lungo il tratto lombare basso della colonna vertebrale, si potrebbero avvertire dolori di tipo muscolare.
Durante il secondo trimestre, sempre a causa dell’adattamento posturale, è possibile percepire tensioni sulla cervicale, una riacutizzazione dei dolori alla colonna con successiva comparsa di cefalee legate all’aumento della tensione delle strutture muscolo-fasciali; non è così rara anche la sensazione di compressione a livello rettale, la presenza di emorroidi, stipsi, meteorismo, nausea e vomito, dal momento che il peso dell’utero provoca un maggior carico sul pavimento pelvico e sulle strutture ad esso collegate.
Verso la fine del secondo trimestre emergeranno anche problematiche dipendenti dal progressivo accrescimento del bambino nell’utero che causa, a sua volta, uno schiacciamento e uno spostamento degli organi vicini.
Molto probabilmente quindi si riscontreranno:
- problematiche circolatorie
- stasi di liquidi
- dolori a mani e polsi, con presenza di insensibilità, formicolio e dolore notturno
- stipsi e coliti
- problemi digestivi e reflusso gastro-esofageo
- pirosi gastrica
- coliche a livello della cistifellea dovute alla compressione del fegato
- coliche renali
- problemi di varici dell’arto inferiore
- difficoltà respiratorie
- crampi muscolari
- aumento della minzione e incontinenza urinaria, soprattutto se non è la pima gravidanza
Sarà altissimo anche il rischio di sciatalgie determinate principalmente dalla compressione diretta dell’utero e dai vari adattamenti posturali della colonna.
L’osteopatia, una valida amica durante la gravidanza
Nonostante siano molti i sintomi causati dall’espansione dell’utero nella cavità addominale, l’osteopatia, attraverso manovre dolci e delicate, può essere un valido aiuto per eliminare le tensioni muscolari e alleggerire la pressione sugli organi schiacciati dall’utero stesso, oltre che per raggiungere un’armonia strutturale che distribuisca meglio i sovraccarichi delle strutture corporee.
Il trattamento osteopatico risulta di grande efficacia anche quando mirato a rimuovere disturbi circolatori agli arti inferiori e costrizioni del flusso sanguigno e linfatico e, in generale, a rimuovere gli ostacoli alla circolazione dei fluidi, lavorando sui diaframmi toracico e pelvico.
È importante affidarsi ad un osteopata specializzato durante la tua gravidanza sia per ridurre e limitare i dolori che accompagnano la gestazione, sia per poter agevolare tutti gli adattamenti posturali, favorendo così un parto più sereno e veloce: più il parto sarà facile meno stress subirà il bambino, con un minor rischio di complicanze per il piccolo nascituro.
Alcuni consigli importanti per l’alimentazione in gravidanza
Come già introdotto nell’articolo precedente è opportuno adottare e mantenere fin da subito uno stile di vita che sia il più sano possibile, in particolare, riguardo l’alimentazione, seguendo le indicazioni di un nutrizionista specializzato che possa accompagnarti al meglio in questo percorso; ecco comunque alcuni consigli per il tuo secondo trimestre.
Per ridurre il rischio di glicemia o diabete gestazionale, che può manifestarsi dal quarto-quinto mese, cerca di assumere più carboidrati per stimolare il corretto funzionamento del ciclo glicemia-insulina (eliminarli completamente durante la gravidanza peggiorerebbe il problema): è consigliabile quindi fare colazione con qualcosa di salato, anziché dolce e assumere alimenti che contengono grassi, come la frutta secca, e favorendo l’utilizzo del burro come condimento.
Per evitare un eccessivo aumento della pressione arteriosa e il successivo rischio di gestosi consiglio anche l’assunzione di verdura cruda, assolutamente ben lavata e disinfettata, che migliora la diuresi (evitare il pomodoro, troppo ricco di sale).
Questo articolo è scritto in collaborazione con Osteopata Lucrezia Rinaldin.
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