Occasionalmente quasi tutti abbiamo accusato disturbi del sonno. Le motivazioni possono essere innumerevoli: ansia, depressione, assunzione di alcune sostanze che alterano il sonno, disturbi respiratori, disturbi neurologici e disturbi dei ritmi circadiani.
Naturalmente esistono anche innumerevoli rimedi proposti, molti dei quali spesso non hanno l’effetto sortito.
Tra le cause dell’insonnia il disturbo del ritmo circadiano del sonno è spesso sottovalutato o addirittura ignorato, nonostante in realtà sia molto comune e di facile risoluzione.
L’orologio circadiano stabilisce quando stare svegli e quando andare a dormire regolando alcuni processi biologici tra i quali la melatonina che produciamo o il cortisolo e la nostra temperatura corporea.
Quando il livello di melatonina aumenta, invia degli impulsi al nostro corpo, che segnano l’inizio della notte circadiana, indipendentemente dall’orario sul nostro orologio da polso. Ma se qualcosa si intromette in questo processo il nostro ciclo del sonno ne risente.
Supponiamo di fare un lavoro su turni, con a volte degli orari notturni, così in alcuni giorni siamo costretti a rimanere svegli tutta la notte. Il bisogno di dormire sarà sempre più presente, e al mattino quando finalmente possiamo andare a dormire non ci riusciamo. Questo succede perché l’orologio circadiano ha già segnato il momento in cui è ora di svegliarci e questo segnale diventa più forte anche di tutta la stanchezza per le ore in cui non abbiamo riposato.
Quante ore è necessario dormire???
Sfatiamo il mito delle otto ore di sonno, non esiste nessun numero perfetto, siamo esseri unici e come tali ognuno con esigenze diverse. Alcuni si sentono rigenerati anche con 6 ore di sonno, altri con non meno di 9, e non è un numero che rimarrà inalterato per tutta la nostra vita, ci sono variabili che influiscono, tipo l’età.
Il consiglio è quello di non cercare di adattarci a quella che è la “normalità”, le famose otto ore, ma di ascoltarci e sentire come stiamo durante il giorno.
Ad esempio se nei giorni di riposo da lavoro dormiamo qualche ora in più vuol dire che siamo in debito di sonno, che stiamo probabilmente accumulando nei giorni feriali.
L’obiettivo invece è quello di cercare di dormire tutte le notti lo stesso numero di ore, rinunciando a qualcosa, tipo una puntata in meno della serie che stiamo guardando su Netflix, ci potrebbe restituire nei giorni a venire un livello di attenzione più alto, buon umore e un carico di energie maggiore.
Anche dormire più del dovuto, è dannoso tanto quanto il debito di sonno, in quel caso si parla di “ipersonnia”, che è una condizione che spesso accompagna stati di depressione.
Insomma ancora una volta ci torna utile portare un po’ di attenzione su di noi, sui bisogni del nostro corpo.
Con un po’ di allenamento possiamo scoprirci capaci di migliorare la nostra salute, ascoltare il nostro corpo è il primo passo, mantenerci curiosi e conoscere un po’ di più come funzioniamo ci permetterà di comprenderlo sempre meglio.
Fonti: Il buon sonno di Michael Terman – Ian McMahan
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