Il paradigma Osteopatico

Nel paesaggio variegato delle professioni sanitarie, spiccano due figure per la loro diversità di approccio e filosofia di cura: il medico e l’osteopata. Mentre il medico è addestrato a identificare e combattere le malattie, seguendo un percorso diagnostico che culmina nella prescrizione di una terapia basata su evidenze scientifiche e protocolli standardizzati, l’osteopata si dedica a cercare la salute, operando in un contesto dove la malattia è vista come una deviazione dalla norma di benessere e funzionalità. Come osteopata, ho il privilegio di collaborare con i medici, professionisti che ammiro profondamente. È un onore avere tra i miei pazienti tanti colleghi medici che, riconoscendo la peculiarità e il valore della mia professione, mi affidano la loro salute.

La Terapia Osteopatica: Un Ponte verso la Normalità

L’osteopata, nel suo percorso terapeutico, si concentra sul riconoscere e ripristinare l’armonia e l’efficienza del movimento nel sistema del paziente. L’obiettivo non è solo quello di allontanare la malattia, ma di riportare il paziente a uno stato di salute ottimale. Questo obiettivo è raggiunto attraverso un approccio olistico che valuta il paziente nella sua interezza, piuttosto che limitarsi a trattare i sintomi isolati. Mettere le mani sul paziente è una grande responsabilità, percepire ascoltare e fondamentale per chi come ma fa questo lavoro che tante volte è visto come una sorta di “magia” l’ invito che faccio è spesso il solito, chiunque affina una qualche sensibilità può fare “magia”.

Non è magia muovere le dita su un pianoforte e farne uscire musica, non è magia sorseggiare un calice di vino e raccontare ogni dettaglio di sfumatura gustativa dopo un semplice sorso?

Le Mani come Strumento di Guarigione

Le mani dell’osteopata sono il vero strumento terapeutico: attraverso il tocco, l’osteopata può percepire le disarmonie e le restrizioni di movimento. È attraverso queste mani sensibili che si può guidare il corpo del paziente verso una maggiore libertà funzionale, ridando movimento dove c’è staticità, e quindi salute dove c’è disfunzione. Questo aspetto è essenziale, nel mondo biologico c’è salute dove ce movimento, nel corpo umano l’apice della complessità biologica è ancora più importante cogliere anche all’interno di una singola parte quale punto non si muove correttamente, quando si tratta di un’articolazione vuol dire prevenire usura e artrosi, quando si tratta di un tessuto vuol dire permettere al microcircolo vascolare di apportare rinnovato ossigeno.

Intelletto e Vicinanza: Elementi Chiave della Terapia Osteopatica

L’intelletto non è solo la conoscenza anatomica e fisiologica di un corpo, ma anche la capacità di comprendere il paziente nel suo contesto di vita. La vicinanza emotiva e l’empatia sono fondamentali in quanto predispongono a una maggiore efficacia terapeutica. Dalla relazione dipende la facilitazione per il paziente ad una rinnovata adattabilità che l’osteopata genera con il suo approccio sul corpo.

L’osteopata non solo “sente” con le mani ma ascolta con il cuore, instaurando una relazione terapeutica basata sul rispetto e la comprensione profonda delle esigenze del paziente. Questo non è di certo una peculiarità dell’osteopata ma per me è essenziale ed è un caposaldo del mio personale approccio.

L’Importanza dell’Effetto Placebo e Nocebo

Nell’ambito osteopatico, come in ogni altra relazione di cura, non si può ignorare l’effetto placebo, che rappresenta la capacità della mente di influenzare positivamente il processo di guarigione. Al contrario, il fenomeno nocebo – l’effetto negativo che deriva da aspettative sfavorevoli del paziente – sottolinea l’importanza di una comunicazione positiva e rassicurante.

La presunzione di escludere l’effetto placebo spesso si rivela controproducente e può deteriorare la relazione terapeutica e quindi anche l’efficacia della cura, qualsiasi essa sia.

La Cura come Filosofia di Vita

Per l’osteopata, la cura non termina con la fine della seduta. La ricerca della salute è una filosofia di vita che si estende ben oltre il trattamento manuale. Offrire al paziente questo punto di vista, arricchito da strategie concrete ed esercizi personalizzati, diventa la firma distintiva dell’osteopata. Il trattamento è un invito al paziente a impegnarsi attivamente nel proprio percorso di salute, rendendolo protagonista della propria guarigione.

Io personalmente investo molto in questo aspetto, dobbiamo trasmettere la cultura della normalità, dove normalità sta per armonia, perfetta funzione, in una parola Salute!

Conclusione

La distinzione tra medico e osteopata è marcata e fondamentale. Mentre il medico naviga tra le malattie alla ricerca della terapia più adeguata, l’osteopata esplora il paesaggio della salute con le proprie mani , aiutando i pazienti a ritrovare il cammino verso la loro normalità funzionale e la piena efficienza del movimento. È un viaggio terapeutico che celebra la salute come diritto e obiettivo fondamentale. In questa direzione non dobbiamo trascurare anche la modernità di informazioni che la tecnologia ci mette a disposizione che per il medico significa diagnosticare la malattia, per l’osteopata, e per me in particolare vuol dire misurare quanto sono distante dalla patologia,

vuol dire rispondere alla domanda? Quanta salute ho?

 

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Come misurare la salute
Cultura della Salute e Osteopatia