Se siete genitori di giovani atlete o se vi interessa l’importanza della salute nel mondo dello sport, siete nel posto giusto. Oggi esploreremo un argomento cruciale: come preservare la salute mentale e fisica delle giovani atlete attraverso la misurazione della composizione corporea e del sistema nervoso autonomo.

La Passione e le Sfide delle Giovani Atlete

Immaginate le vostre figlie, appassionate di ginnastica, pattinaggio di figura o danza, che si allenano instancabilmente con il sogno di diventare campionesse. Sono giovani, piene di energia e speranze. Tuttavia, dietro a quella determinazione c’è un mondo di sfide che spesso rimane nascosto.

La Salute Olistica: Nutrizione e Benessere Mentale

Prendiamo ad esempio il caso delle giovani ginnaste nel centro tecnico di Desio, un esempio concreto di come lo sport possa mettere a dura prova non solo il corpo, ma anche la mente. La nutrizionista Elisa Pedrolini, che segue queste atlete da un anno, sottolinea quanto sia essenziale un approccio olistico per preservare la loro salute. Lavorando insieme alle atlete, ha creato piani alimentari personalizzati, non solo per migliorare le prestazioni, ma anche per instaurare un rapporto sano con il cibo.

Equilibrio Mentale e Benessere: Oltre la Bilancia

Una delle prime azioni è stata eliminare il controllo quotidiano del peso. Questo passo è fondamentale per ridurre l’ansia legata al peso e promuovere una mentalità positiva verso il cibo.  Pedrolini ribadisce che una dieta equilibrata è una risorsa per migliorare le prestazioni, non una forma di privazione. Aggiungiamo che il tema alimentare è ben più complesso della sola dieta e conoscere come il corpo gestisce le energie a disposizione è fondamentale e questo lo si può sapere solo misurando al meglio la composizione corporea.

Sfide Emotive: Pressione e Competizione

Tuttavia, il peso, l’estetica e la bellezza desiderata non sono gli unici aspetto da considerare. La pressione, la competizione e le aspettative possono far sorgere sentimenti di ansia e insicurezza. E ciò è particolarmente rilevante in ragazze tra i 10 e i 16 anni, un’età in cui si affrontano numerose modificazioni fisiche e psicologiche. Queste giovani atlete, anche se vere guerriere, devono ricordare che lo sport dovrebbe essere una fonte di gioia e crescita personale, non di sacrificio e sofferenza. È l’insieme di queste esperienze, spesso guidate da educatori e allenatori, a fare la differenza, poiché le difficoltà sono un elemento essenziale per la crescita.

Guidare al Successo e alla Crescita Personale

La responsabilità di guidare atlete verso il successo è paragonabile a quella di plasmare donne forti e sicure di sé per il futuro. È fondamentale offrire loro un percorso arricchente di esperienze positive. Allo stesso tempo, serve la consapevolezza che non stiamo parlando di robot ma di esseri umani che si stanno formando dunque è normale che dietro ad un fisico che si forgia ci siano altrettante fragilità.

Misurazione e Supporto: Strumenti per il Benessere

È per questo che la misurazione accurata della composizione corporea e dei parametri fisiologici, come la variabilità della frequenza cardiaca (HRV), gioca un ruolo essenziale. Questi dati rivelano segnali preziosi sulla salute complessiva dell’atleta e sulla sua capacità di gestire lo stress. Uno squilibrio nell’HRV può fungere da campanello d’allarme, indicando la necessità di rallentare o affrontare lo stress in modo più adeguato. Poter rendere disponibili dati oggettivi e affidabili fa tutta la differenza del mondo perché a questa età ragazzi e ragazzi sono estremamente suscettibili ai giudizi e debbono anche loro poter esprimersi non sentendosi giudicati ma percependo professionalità e dati a supporto di eventuali cambiamenti necessari per la loro salute.

Sport per la Salute Mentale: Un Approccio Preventivo

Oggi, l’ansia tra i giovani è in aumento, portando talvolta a consultazioni mediche e addirittura a trattamenti farmacologici. Tuttavia, lo sport, associato all’interpretazione competente dei dati raccolti, permette interventi efficaci e fisiologici. Qui servono esempi, se si intercetta una ragazza che fatica a gestire la competizione ma desidera realmente sostenerla, va supportata, oggi tecniche respiratorie, forme di rilassamenti corporeo ed  esercizi di biofeedback sono strumenti a doppia efficacia, riducono l’ansia supportando il corpo e permettono all’atleta, aspetto fondamentale, di sentirsi capace di sostenersi, essenza dell’impianto dell’ autostima.

Sostegno e Crescita Attraverso lo Sport

Il sostegno dello sport è fondamentale, ma deve essere di qualità e questa qualità e tanto legata alle persone e alle competenze che si mettono a disposizione delle ragazze, aspetti che poi si riflettono anche nella sfera scolastica e nella vita di tutti i giorni, nelle relazioni tra pari e con il mondo adulto. Lo sport rappresenta un’opportunità formativa eccezionale. Quando genitori, allenatori ed esperti lavorano insieme, creano un ambiente in cui le giovani atlete possono crescere non solo come atlete, ma anche come individui sicuri di sé, con l’ambiente eccessivamente competitivo di oggi Saper quando accettare le sfide o prendersi tempo e spazi di recupero è forse la sintesi migliore da mettere a disposizione dei nostri figli. Lo sport fa proprio questo ma non solo perché non basta cercare di vincere con onestà e rispettando il valori del rispetto del più forte ma è ancora più importante imparare a perdere, lo sport di qualità lo sa fare.

La Salute Come Priorità

In conclusione, nell’esperienza delle giovani atlete, la salute va oltre la semplice performance. Dobbiamo riconoscere l’importanza di preservare la loro salute mentale e fisica, utilizzando strumenti come la misurazione accurata e il sostegno empatico. Solo così possiamo garantire che lo sport diventi davvero una fonte di crescita e autostima, dove le sfide sono affrontate con coraggio e il successo è costruito su basi solide. Prevenire e gestire infortuni ad esempio è un tema spesso trascurato, l’età in oggetto deve saper tenere conto di come il fisico sta crescendo, dolori e posture vanno interpretate correttamente all’età biologica dell’ atleta rispettando e riconoscendo come cambiamenti ormonali, carichi di allenamento incidono su muscoli e tendini e sulla flessibilità della colonna vertebrale.

Monitoraggio e Tranquillità

Concludiamo con un suggerimento da esperto ma anche da genitore, è davvero consigliabile effettuare almeno due volte l’anno queste misurazioni, in modo da avere un monitoraggio per fornire feedback adeguati alle atlete e mettere a disposizione degli allenatori dati estremamente utili.

Questo permette anche ai noi genitori di avere una tranquillità di fondo, sapendo in modo qualitativo che la scelta dello sport e il comportamento alimentare e la gestione dello stress dei propri figli sono corretti.”

Non dimentichiamo tuttavia che proprio per la responsabilità che abbiamo dobbiamo saper valorizzare e collaborare  nel migliore dei modi con i tecnici, con gli allenatori e tutte le figure che ruotano intorno alla crescita sportiva e culturale dei nostri ragazzi. Queste forse è per noi la sfida più difficile in questi tempi moderni, ma se vogliamo che i nostri ragazzi siano supportanti al meglio e sappiano crescere credo proprio che anche noi ci dobbiamo mettere in gioco.

W lo sport!

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