Arriva la prova costume

La cellulite è un’annosa questione: l’arrivo del momento del costume torna prepotentemente alla ribalta e compaiono consigli e indicazioni un po’ su tutti i giornali, ahimè, forse più per vendere i giornali che per dare consigli utili; comunque se ne parla e parecchio…

E allora ecco il mio personale punto di vista.

Facciamo chiarezza

In questo caso, più di altri, direi che è determinante fare chiarezza di cosa stiamo parlando:

cellulite, bene, già il termine è stato modificato per esigenze commerciali infatti nel gergo medico il suffisso …ite si utilizza per definire uno stato infiammatorio… se così fosse la cellulite starebbe ad indicare un infiammazione delle cellule, patologia ben diversa e più grave da quello che notoriamente si intende con il termine “Cellulite“.

In realtà se vogliamo essere corretti il problema del fastidioso inestetismo femminile si chiama Panniculopatia, che stà a significare sofferenza più o meno grave del pannicolo adiposo sottocutaneo.

Donque il termine esatto è P.E.F.S. l‘acronimo di quattro parole ed appunto esattamente Panniculopatia descritta in tre differnti gradi di severità:

Panniculopatia EDEMATOSA; FIBROSA; SCLEROTICA (PEFS)

Si tratta dei tre stadi che si classificano in base se la stessa è con presenza di edema (stadio iniziale), fibrosa o croronicizzata, sclerotica (quest’ ultimo molto poco modificabile).

Ora che abbiamo fatto un po’ di chiarezza vediamo cosa la causa.

Purtroppo la prevalenza di incidenza di questo problema è tutto al femminile (anche se in realtà, se pur raramente si trova anche negli uomini).

I fattori predisponenti sono diversi e purtroppo il più importante è quello genetico razziale che naturalmente come potete immaginare non si può modificare.

Ricapitoliamo

FATTORI FAVORENTI PRIMARI:

  • Genetica
  • Etnia
  • Invecchiamento
  • Morfotipo ginoide

FATTORI SECONDARI:

  • Ciclo mestruale
  • Gravidanza
  • Menopausa
  • Squilibri ormonali
  • Farmaci

Cosa si può fare quindi?

Il titolo però dice che si può fare molto; allora non è cosi?

Vediamo; abbiamo detto che la genetica non si può contrastare ma possiamo assolutamente far si che il problema sia sotto controllo, facendo in modo che si allontani il più possibile la comparsa, si riducano al minimo gli effetti negativi, si rallenti il suo peggioramento e addirittura si migliori evidentemente il tanto antipatico inestetismo!

Ci sono dei fattori che sono causa della PEFS che sono modificabili, vediamoli in elenco:

FATTORI PREDISPONENTI MODIFICABILI:

  • stile di vita
  • stress
  • alimentazione
  • qualità del sonno
  • sedentarietà
  • ipotonia muscolare
  • abbigliamento
  • posture
  • calzature
  • idratazione
  • igiene personale

Dunque se vi sono tutti questi fattori modificabili significa che di cose da fare ce ne sono parecchie, ma è veramente importante sapere come e, forse, ancor più sapere perché!

Partiamo da un piccolo esempio

Se partendo dalla convinzione sbagliata che la cellulite si associa alla ritenzione di liquidi decidiamo di avere strategie finalizzate ad eliminare liquidi corporei senza avere effettivamente misurato qual è esattamente l’idratazione del nostro corpo,  il rischio è di fare esattamente il contrario di quanto necessitiamo!

I fattori modificabili possono fare veramente la differenza, credetemi, ma è fondamentale che si realizzino  nelle soggettive esigenze della persona.

Il problema di cui stiamo parlando è multi fattoriale e ha necessità di essere affrontato con sinergie; alla base vi è sempre un problema legato alla circolazione ed alla qualità degli scambi che avvengono a livello dei tessuti.

Alimentazione prima di tutto

Dobbiamo garantire in primis un alimentazione che permetta questa premessa.

Il corpo non tollera di essere messo in sacrificio, quindi sappiate che diete ferree sono molto controproducenti, il tessuto sottocutaneo si mantiene in ottima salute se poggia su un tessuto muscolare tonico ed efficiente.

L’alimentazione deve essere molto ben bilanciata, garantire un apporto proteico idoneo (almeno 1g di proteine per kg corporeo) composto da un apporto di nutrienti ben ripartito tra carboidrati proteine e grassi.

Avere una scelta attenta preferendo carboidrati a basso indice glicemico, sincerarsi di assumere almeno 2o-30 g di fibre, indispensabile per aiutare l’intestino che ha un ruolo essenziale nel favorire l’assorbimento del liquidi.

Il sale giornaliero non dovrebbe superare i 5 g al dì ma attenzione le acque povere di sodio spesso sono controproducenti perché invece di contribuire all’idratazione corporea come ci si aspetterebbe dal “bere” a volte fanno eliminare acqua indispensabile alle funzioni degli scampi cellulari.

No alla disidratazione, sì all’esercizio fisico

Sappiate che una condizione di disidratazione non favorisce il dimagrimento e quindi impedisce anche di ridurre la cellulite.

Naturalmente alla base di tutto è indispensabile una soggettiva e specifica attività fisica.

Evitate però esercizi troppo intensi o svariate su tapisroulan, step o bici che sarebbero anche peggio.

L’esercizio fisico è veramente la marcia in più perché massimizza i risultati ma solo se studiato insieme all’alimentazione.

Non pensiate sia banale perché paradossalmente se non si da la giusta benzina la macchina funziona male e si peggiora l’effetto.

Alimenetazione adeguatamente allo sforzo

Quando ci si allena con un alimentazione insufficiente si può favorire la ritenzione idrica; è assolutamente frequente constatare questa cosa in palestra perché le cellule muscolari che necessitano energia, se non la ricevono si sacrificano e rompendosi le membrane aumenta l’acqua nell’area extracellulare. In parole povere la sensazione che accade dopo una seduta in palestra magari dopo step e tappeto è quella di indossare i jeans e sentire che stringono… non sono muscoli ma ritenzione causata da troppo lavoro in base al cibo disponibile! Attenzione!

Conta anche la postura

Della stessa rilevantissima importanza ma altrettanto poco nota è la postura, intesa come termine generico dove includere tutta una serie di esercizi atti ad allungare le catene muscolari più retratte che, a causa per esempio delle molte ore passate in posizione seduta, facilitano il proliferare di collagene in quei tessuti connettivi che avvolgono i muscoli. Questa cosa se sapientemente valutata e risolta determina una fortissima possibilità di migliorare la circolazione linfatica con risultati sorprendenti, anche in termine di leggerezza in particolare degli arti inferiori.

Su questa falsa riga la consapevolezza che l’efficienza di alcuni muscoli come diaframma e la muscolatura che costituisce il pavimento pelvico è strategicamente importante per favorire circolazione ed in particolar modo il ritorno venoso.

Un approccio non solo estetico

Credo si possa comprendere quante cose è realmente possibile fare per contrastare la cellulite ma mi sento di dire che sarebbe un errore approcciare il problema solo con interesse estetico, sarebbe una limitazione ai risultati.

Si tratta invece di avere massima dedizione alla donna nella sua completezza e favolosa complessità senza affidare tutto all’emotività di una promettente pastiglia, crema o trattamento.

Naturalmente vi sono più figure che possono prendere seriamente in carico questa problematica e molto spesso le cure di una brava estetista, magari un osteopata, perché no anche quando utile o necessario di un chirurgo estetico, sono utilissime ma non credo di essere distante dalla miglior soluzione se affermo che chi vuole affrontare seriamente ed in modo concreto questo problema deve considerare la consulenza di un Personal Trainer con chiare competenze in materia in grado di dialogare con le figure mediche di riferimento.

Personalmente trovo estremamente gratificante collaborare ad esempio con il chirurgo estetico che necessita di lavorare su di un tessuto muscolare ben strutturato e nel post chirurgico applicare le indicazioni dello stesso nel seguire posture ed allungamenti muscolari che concorrono a massimizzare l’eventuale intervento estetico.

Non assolutamente ultimo a completamento dell’approccio della PEFS vi sono la cura dei piedi e delle calzature che devono permettere alla pianta del piede di garantire l’effetto pompa vascolare che ad ogni passo si verifica contribuendo all’efficienza dell’apparato circolatorio.

La cellulite non si elimina ma se si affronta con questi criteri si possono avere belle soddisfazioni perchè così facendo si presta realmente attenzione alla salute della favolosa complessità femminile.

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