Gli auguri sono uno dei momenti forse più retorici a cui ciclicamente ci sottoponiamo, eppure in un modo o nell’ altro non possiamo farne a meno, potremmo quasi definirlo un bisogno, una necessità.

Facendo appello alla mia grande esperienza di sociologo da bar sport dico che non ne possiamo fare a meno perchè è nella nostra natura, l’uomo si sa è un animale sociale… Non vado oltre ovviamente perché al bar sport ho fatto solo le serali facendo anche molte assenze…

Al di là delle battute credo che fare gli auguri sia una cosa molto bella, un vero e proprio rito che come, ieri ha ben scritto l’Amico Daniele Anelli su Facebook,purtroppo oggi ha perso di valore perchè eccessivamente banalizzato.

In tutti i casi agli auguri si è soliti associare in modo più o meno esplicito una parola straordinariamente preziosa “speranza”.

L’augurio, un buon augurio, porta sempre con sé una forma di speranza, si spazia dai più banali e retorici: speranza di denaro, successo, di sesso a quelli più nobili di salute, lavoro, giustizia etc etc.

Qui per me sta il punto cruciale, possibile che così spesso affidiamo la speranza dei nostri auguri alla sola cabala?

Sembra un mantra da cui non si può uscire.Eppure non è così!

No, non è così e lo sa molto bene chi di Noi ha inciampato, sbattuto e picchiato la faccia sulla cosa che può essere allo stesso tempo dolcezza infinita e durezza senza eguali, sbattere contro questa cosa di nome Vita costringe sempre a riflettere!

La vita è maestra, la vita insegna sempre, siamo noi purtroppo che non sempre siamo attenti ad apprendere i suoi insegnamenti e così dimentichiamo che essere protagonisti della nostra Vita nel presente e nel futuro è una scelta e non una questione di fortuna.

Senza disturbare filosofi o psicologi di grande levatura il concetto a cui faccio riferimento è splendidamente espresso nel titolo e nel testo di una canzone di Vasco Rossi a cui va il merito di essere veramente bravo nel comunicare in modo incredibilmente efficace.

 La canzone è: “Cambia-Menti e la frase più rappresentativa de testo è la seguente

“Si può cambiare solo se stessi, sembra poco ma se ci riuscissi faresti la rivoluzione”

Credo proprio che oggi più che mai abbiamo tutti un gran bisogno di cambia-menti, questa sciarada è perfetta, mi piace moltissimo, lascia il giusto spazio di ricerca individuale sul dove, sul come e sul quando realizzarla, un geniale gioco di parole che genera un link di consapevolezza che almeno per un istante ci costringe ad accendere il cervello.

Realizzare in Noi anche un piccolo cambiamento è veramente una rivoluzione, chiunque la sperimenta è sempre in grado di darvi prova del miracolo che ne consegue, sempre, alla faccia di quelli che “tanto non cambia niente” sappiamo che non è così, lo sappiamo tutti Noi che lo abbiamo sperimentato.

Coraggio allora il momento di provarci è questo, è ora, e questa è l’occasione!

Proviamo a realizzare un piccolo cambiamento concreto, un piccolo gesto che se riusciamo a farlo in molti accenderà quella parolina preziosa chiamata speranza.

C’è un progetto molto concreto, non è solo una bella idea o un sogno, esiste e si chiama LUSAMMR, è una realtà veramente importante che per sopravvivere ha bisogno di aiuto e di aiuto estremamente concreto.

il LUSAMMR (Laboratorio Universitario per lo Studio delle Attività Motorie nelle Malattie Rare) è a tutt’oggi un progetto in crescita tanto pionieristico quanto affermato.

In questi ormai quasi due anni di attività ha permesso di dare sostegno a decine di persone affette da distrofia.

Il compito del Laboratorio è accogliere i pazienti nei momenti successivi alla diagnosi clinica ai fini di una valutazione funzionale e nutrizionale orientata alla prescrizione dell’esercizio fisico, della dieta, della supplementazione nutrizionale monitorando nel tempo gli stessi pazienti con lo scopo di documentare con criteri di scientificità il decorso e le modificazioni della patologia.

In questi due anni sono incredibili quante e di quale intensità sono state le attestazioni di gratitudine di tutti coloro che sono passati dal nostro laboratorio, qualcosa di emozionante qualcosa che tatua il cuore e che merita tutto il nostro impegno per continuare a dare il massimo in questa direzione.

Non mi dilungo oltre ma chi ha avuto questa straordinaria intuizione e altrettanta forza per realizzare questo progetto, credetemi, dal valore infinito, va aiutato e assolutamente sostenuto, il LUSAMMR non esisterebbe se non fosse per la caparbietà e l’ umanità che Il Prof. Giuseppe D’Antona  ha saputo mettere in campo, un vero pregio avere la sua amicizia, un vero onore essere al suo fianco in questo lavoro.

Tutta l’attività del LUSAMMR non grava economicamente  in nessun modo sui pazienti a cui però diamo la possibilità di fare una donazione e sostenerci.

Eccomi quindi ai saluti e ai miei speciali auguri per un nuovo anno di… cambia-menti!

Vi saluto con la preghiera di darci una mano a sostenere il progetto LUSAMMR per aiutare i nostri atleti che proprio dall’esercizio fisico possono ricevere uno straordinario aiuto per rallentare la loro malattia.

Telethon nella sua maratona di raccolta fondi per la ricerca nelle malattie rare ha coniato il bellissimo slogan #ioesisto, noi che ai fondi di Telethon non possiamo accedere abbiamo bisogno del tuo aiuto perché vogliamo anche noi poter continuare a dire #esistoanch’ioLUSAMMR!

Chiunque può aiutarci ma Tu che del mondo dello sport, dell’esercizio fisico e delle scienze motorie sei protagonista come atleta o come tecnico non rimanerci indifferente e aiutaci con una piccola donazione a gridare e divulgare a tutti che #esistoanch’ioLUSAMMR!

“Si può cambiare solo se stessi, sembra poco ma se ci riuscissi faresti la rivoluzione”

Buon 2014 di cambia-menti  ad maiora.

Stefano

IBAN: IT06L0504811302000000046668

intestando la donazione a CRIAMS (Centro Ricerca Interuniversitario Attività Motorie) e specificando pro-LUSAMMR nella causale del versamento.

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